Ragade Anale

Ragade anale, fissurazione anale, prurito anale
La ragade o fissurazione Anale

Spesso hai un prurito vicino all’ano? Quando usi la carta igienica noti una piccola macchiolina di sangue rosso vivo sulla carta? Hai un dolore durante la defecazione come se la cacca ti tagliasse? Probabilmente soffri di una ragade anale, e questo articolo ti aiuterà a confermare o fugare i tuoi dubbi.

La ragade è una piccola ferita a livello del bordo dell’ano, di solito posteriore, che interessa soprattutto le persone con alvo stitico o con frequenti episodi di diarrea, che sottoponendo l’ano ad una pressione eccessiva, vanno a causare uno “strappo”.

I sintomi che devono farti sospettare una ragade anale sono:
– bruciore anale: dovuto al passaggio delle feci, che a contatto con la piccola ferita determinano una irritazione locale;
– prurito anale: la fuoriuscita di piccole quantità di muco causa irritazione della cute perianale con conseguente prurito;
– dolore alla defecazione: la lacerazione si associa ad un aumentato tono dello sfintere “ipertono sfinteriale”. Ogni volta che si va di corpo si ha dolore a causa della riapertura della ferita, per cui andare al bagno inizia a fare paura, si cerca di trattenere le feci per evitare il dolore, e così facendo diventano più dure, e quando si va di corpo allora il dolore torna ad essere vivo, e ad alimentare la paura. Si entra così in un circolo vizioso dal quale è difficile uscire;
– sanguinamento: alle volte spontaneo, ma di solito appena dopo la defecazione, si nota come una piccola strisciata di sangue rosso vivo sulla carta igienica, e viene direttamente dalla ferita aperta.

Se credi di soffrire di una ragade anale, rivolgiti al proctologo, che attraverso una adeguata anamnesi, e una visita proctologica con ispezione della cute perianale e con l’esplorazione rettale, potrà confermare la diagnosi. Alle volte lo specialista potrà consigliare di eseguire una manometria ano-rettale al fine di quantificare l’ipertono dello sfintere anale.
L’anoscopia è solitamente sconsigliata in una prima fase, a causa del forte dolora al quale si può esporre il paziente. Si potrà ricorrere a questo approfondimento in una seconda fase, quando la terapia medica avrà iniziato a dare i primi risultati.
ATTENZIONE: mai sottovalutare un sanguinamento anale. Spesso è conseguenza di una patologia benigna, ma è essenziale escludere che possa esserci qualcosa di più grave, come un tumore del colon o del retto.

Il trattamento della ragade non è semplice.
Si va per gradi, ci sono varie terapia mediche da tentare per risolvere il quadro locale, e SOLO in caso di fallimento della terapia medica si potrà prendere in considerazione il trattamento chirurgico.

Pubblicato da Dott. Mauro Montuori

Specialista in Chirurgia Generale, Mini-invasiva, Proctologia e in Chirurgia della Parete Addominale

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